Blogging sì, blogging no. Questo è il dilemma.
I proprietari di piccole e medie imprese mi chiedono spesso se fare blogging è una necessità per rendere più visibile la loro azienda. Hanno visto che tanti altri come loro lo fanno già e riscuotono un buon successo.
Nel tempo ho scoperto perché sono assaliti da questo dubbio: pensano di non avere il tempo per scrivere o che debbano assumere qualcuno per il copywriting, con aggravio di spese. Inoltre, sanno che devono produrre contenuti di qualità per emergere e questo significa informarsi e aggiornarsi quotidianamente. E chi si prenderebbe cura della parte amministrativa e commerciale dell’attività?
Io stesso ho potuto constatare come pubblicare post tramite un blog fa la differenza in termini di visibilità e di vendite. Google ti nota per primo e poi tutti gli altri riusciranno a trovarti agevolmente. Se tutto questo comporta dei sacrifici o degli investimenti, credimi, è tutta fatica ben riposta.
Se hai ancora dei dubbi circa la creazione di un blog aziendale, cercherò di aiutarti a scioglierli in questo articolo.
Iniziamo con lo sciogliere il primo dubbio:
Il mio blog deve essere contenuto nel sito web della mia azienda?
Sostanzialmente, sì. I vantaggi del fare blogging vengono proprio dal fatto di ospitare le proprie pubblicazioni presso il sito aziendale: ciò attirerà l’attenzione di nuovi lettori che, potenzialmente, diventeranno nuovi clienti. Qualcuno preferisce scegliere degli spazi su piattaforme dedicate, ma avere un proprio dominio con il proprio nome è tutta un’altra cosa, ti assicuro (ad esempio: www.miosito.it/blog).
Senza perdermi in inutili chiacchiere, salto ai 9 principali vantaggi di un blog sul tuo sito web!
Fare blogging…
1. Aumenta il traffico proveniente dai motori di ricerca
Il posizionamento sui motori di ricerca come Google (il più grande motore di ricerca oggi esistente, consultato dalla quasi totalità di italiani, per esempio) aiutare a convogliare utenti sul tuo sito. Il calcolo è presto fatto: più pagine ha il tuo sito, più i suoi contenuti verranno indicizzati nei motori di ricerca. Conseguenza inevitabile: aumento del traffico sul tuo sito web da parte di utenti esterni in cerca delle parole chiave da te individuate.
Pensa di essere un gelataio: più gusti offrirai (e di qualità), più il tuo bar sarà affollato (perché soddisferai maggiori esigenze di palato) e più il tuo nome sarà diffuso (comunicazione del brand).
2. Ti fa capire che il brand sei tu
Il contenuto del tuo sito deve svelare te stesso. Il blog sei tu, con le tue peculiarità, le tue caratteristiche umane, la tua accoglienza, il tuo modo gentile e attraente di gestire le pubbliche relazioni. Utilizza la tua “voce”, fai in modo che i tuoi articoli la rispecchino, guadagna in personalità e guadagnerai in fiducia e in condivisioni del tuo brand.
3. Ti permette di utilizzare i social media come leva
Condividere è bello, ne abbiamo già parlato in Condivido ergo sum. Oggi la divulgazione condivisa è parte della tua attività aziendale: rimanere isolati non fa comodo più a nessuno. Così come pubblicare link di altri siti. Tanto meglio pubblicare i propri articoli, perché più inerenti e più rispettosi del tuo brand, dirigendo i lead sul tuo sito.
Contemporaneamente, aumenterai il traffico sul tuo sito, “rubandolo” al popolo dei social.
4. Ti aiuta a compilare una newsletter
La newsletter è un giornalino online che raccoglie i migliori contenuti del tuo sito: raccogli i post più letti dell’ultimo mese e spediscili via email ai tuo lettori registrati. Il risultato è assicurato.
Considera che il tuo blog è potenzialmente una newsletter indirizzata a un numero sconosciuto di lettori. Se sarai bravo ad individuare il tuo target di clientela (ed è una delle prime cose che dovrai fare prima di realizzare il blog), saprai a chi parlare e come parlare. Saprai che esistono al mondo o nella tua nazione o nella tua regione o nella tua città, n numero di persone da “conquistare” attraverso le tue pagine. Su questi numeri, potrai misurare il livello del tuo successo.
5. Significa avere un sito attivo
Scrivere periodicamente sul blog del proprio sito comunica ai tuoi potenziali clienti che tu ci sei, la tua attività esiste e produce, è condivisa e considerata. Di conseguenza, non scrivere periodicamente significa avere un’azienda passiva o non al passo con i tempi o troppo pigra. A questo punto sarebbe meglio non avere un blog.
Un sito attivo aumenta i tassi di conversione. Il ROI generale (Return On Investment) è il risultato del rapporto tra l’utile operativo e il capitale investito. Se l’obiettivo di ogni azienda è aumentare l’utile operativo, bisognerà sempre metterlo in rapporto con il capitale investito nell’attività. Tale rapporto ci darà una misura immediata del successo della nostra iniziativa di marketing.
Esempio: siamo una piccola impresa e investiamo 2.000 euro l’anno per migliorare la nostra visibilità sul web. I clienti ci notano e, secondo le stime raccolte nell’anno solare, abbiamo utili pari a 6.000 euro, ovvero del 300% rispetto al capitale investito: 6.000/2.000=3 x 100=300%. Questo è il risultato normale che ottengo grazie alle analisi di Sikelia.com dal momento in cui apro un sito a un operatore turistico e lo rendo visibile nell’arco di un anno. Il resto è solo guadagno.
Le statistiche, che tengono conto delle più svariate attività aziendali, sono più caute in merito e mi dicono che l’azienda che pratica il blogging ha un aumento del ROI pari al 13% rispetto all’anno precedente. Se si lavora bene, come vedi, i risultati arrivano e sono significativi. Qual è il ROI medio del tuo settore? Qual è l’indice ROI relativo al tuo investimento sul web marketing?
6. Aiuta a generare link in entrata
In termini SEO (Search Engine Optimization) è un grande risultato. Perché? Perché altri blogger o giornalisti o editori potrebbero trovare utile un tuo post e citarti all’interno di un loro post con un link esterno. Come dire: inserire un biglietto da visita in un sito di settore o una pubblicazione su un giornale a larga diffusione. I backlink aumentano la tua autorevolezza sul web, ma senza blog non esisterebbero.
A proposito di link, pensa ai risultati che puoi ottenere, inoltre, con le query di ricerca a coda lunga: il tuo blog potrebbe offrire parole chiave con frasi lunghe, cosa che un sito privo di blog non riesce a fare.
7. Aumenta i lead
Più pagine=più lead. Cioè più contatti, più richieste, più email, più vendite.
8. Aumenta la portata delle pubbliche relazioni
Un blog ti aiuta ad entrare in contatto con i clienti in modo interattivo: ognuno di loro può commentare ciò che hai scritto, completarlo con delle note, darti suggerimenti o offrirti apprezzamenti. Tutte soluzioni da sviluppare immediatamente perché garantiscono profitti. Commenti significa partecipazione, richiamo, clienti attivi.
9. Equivale ad aggiornare la clientela e… i motori di ricerca!
Avere un blog significa sfornare post sempre attuali e al passo con i tempi, che sono poi quelli preferiti dai clienti sia vecchi sia nuovi e… dai motori di ricerca. Anche Google, infatti, apprezza molto le novità: sono il segno che il sito è ancora “vivo“.
Riassumendo il quadro dei vantaggi di un blog aziendale:
a. Sbaraglia la concorrenza con un blog efficace e innovativo.
b. Migliora il tuo posizionamento sul web e conquista la fiducia dei tuoi clienti.
c. Il tuo budget non ne risentirà, ma i tuoi ritorni sì e saranno notevoli.
Conosci altri vantaggi di un blog? Elencali e li inserirò qui.