Food Marketing o Marketing del Gusto

Food Marketing o Marketing del Gusto

Le vie del food marketing sono infinite. L’industria del prodotto alimentare è vasta e variegata, capillare nelle sue modalità di accesso al mondo dei consumatori.

L’offerta, infatti, si avvale di diverse forme di invito, proposta, attrattiva e può prodursi attraverso una scatola, un menù o un piatto fumante. 

Alla base del food marketing: il packaging.

Cominciamo dalla presentazione del prodotto in scatola, ovvero dal packaging.

Le fasi di imballaggio, confezionamento e presentazione di un prodotto hanno un grande peso sul successo di vendita del prodotto stesso. Non si tratta solo del formato della scatola, del pacco o della bottiglia, ma anche della grafica, dei caratteri e delle immagini utilizzati. Tutto contribuisce alla vendita, per non parlare anche della presentazione del prodotto e della sua distribuzione. Fermatevi un attimo a pensare alla politica di presentazione dei dispositivi Apple, iPhone e iPad, sin dai tempi di Steve Jobs: palco teatrale, sfondi digitali con la proiezione (in forma spettacolare e dettagliata, con ingrandimenti) di software e hardware, con il fondatore in veste da guru rigorosamente integrato con lo sfondo, jeans e maglia di colore neri. Soluzioni semplici, ma di grande impatto. Anche il packaging della Apple riprende il tema della presentazione semplice ed efficace: un solido involucro bianco che riproduce, sulla facciata principale, il display del dispositivo mobile. Il valore del prodotto si percepisce, si vede e si tocca con mano.

Pensate adesso alle modalità di presentazione di un pranzo tramite un menù semplice e accattivante: carta porosa (Fedrigoni Woodstock Betulla, ad esempio), la scelta dei caratteri coerente con il profilo del locale e l’arredamento della location, l’inserimento di alcuni dati utili come il numero di telefono, la email e il sito web del ristorante/pub/bar.

Anche il piatto è parte integrante di questa offerta al pubblico: abbondante, denso di sapori e colori per i locali che offrono menù tipici, ben dosato ed elegante per i ristoranti gourmet. Contenuti, dunque, in linea con il profilo commerciale, ma anche tovagliati, posateria, bicchieri, bottiglie, piatti scelti con cura: che lascino pensare alla solidità, alla serietà, alla sobrietà o all’eleganza, all’originalità dell’azienda.

Aspetti social del food marketing

Interessante curare anche l’aspetto social dei servizi di ristorazione: quanti bar, ristoranti o pub pensano a registrare i propri clienti per proporre promozioni o invitarli ad eventi particolari o ritagliati sul loro profilo di consumatori? Quanti hanno sottoposto ai loro clienti un questionario? I negozi di abbigliamento si sono attrezzati già da qualche anno e sottopongono ai loro clienti tessere e schede da riempire in cambio di interessanti sconti su vestiti, accessori e scarpe. Con buon successo, anche se la categoria sta finendo per omologarsi nel trattamento del cliente. Tuttavia, è già un’iniziativa apprezzabile e che continua a produrre risultati. Bisognerebbe guardare in prospettiva, adesso.

Social è anche l’omaggio che il ristoratore porge a una coppia o a un gruppo di avventori: un gadget-ricordo del locale, un dolce o un digestivo. Tutto contribuisce a garantire un ritorno, diretto (gli stessi clienti) o indiretto (altri clienti attratti dal passaparola).

Social è l’essenza “green della vostra offerta: utilizzo di carta riciclata, rispetto dell’ambiente, riciclo del vetro, utilizzo di prodotti biologici. Sono aspetti che vanno evidenziati nei vostri menù.


Se hai voglia di leggere qualcosa in merito, ti consiglio il libro:
FOOD MARKETING di Carlo Meo è un libro che parte disinvolto e diventa sempre più concreto e tecnico. Traspare la padronanza del settore da parte del docente esperto Meo anche se avremmo preferito un impianto letterario del libro più strutturato è dotato di grafica a sostegno. Per chi vive nell'ambiente del food è interessante tutta la parte statistica sull'uso del web da parte dei "foodies" e tutte le modulazioni del mondo della ristorazione, un'interessante carrellata su tutte le novità soprattutto del milanese e del nord Italia, in locali e chef frequentati dal nostro Meo. Qualche riferimento di troppo a favore di Cracco (pubblicità progresso, ritorno di immagine o icona irrinunciabile nell'ambito del cooking italiano?). Lodevole dunque l'intenzione di Carlo Meo di illustrare i contenuti e la dimensione del food marketing ma ancora un'opera da completare, magari con una seconda attesa pubblicazione sul tema. GESTISCI BLOG, SOCIAL E SEO CON IL CONTENT MARKETING di Dario Ciracì è un manuale di preparazione all'utilizzo del content marketing da parte del neofita, con qualche dritta riservata anche agli esperti del campo. Il progetto editoriale consiste nell'apprendere le tecniche di elaborazione, scrittura e distribuzione di post, video e infografiche attraverso i social e il proprio blog. Si parte da un'analisi condotta sul campo attraverso gli strumenti di ricerca offerti gratuitamente da grandi motori come Google, poi, una volta trovata la giusta idea da mettere in rete, si comincia con la creazione di una comunità social, che dovrebbe costituire la base della propria attività imprenditoriale online. Ciracì, infatti, parte dal presupposto che sulla rete non c'è più spazio per il bluff o per sistemi "sporchi" per promuovere il proprio sito, per esempio, attraverso il link building o l'acquisto di "mi piace", perché il maggiore dei motori di ricerca, Google, soffoca tutti questi tentativi ritenuti "traffico non meritevole". Le intenzioni meritocratiche messe in atto dal colosso digitale americano, premiano la raccolta di affiliazioni vere, sia con le comunità d'interesse, sia con gli internauti. È arrivata, insomma, la fase della verità, dei rapporti umani coltivati giorno per giorno. E c'è più attività comunicativa oggi con il digitale che ieri per via analogica: è vero, infatti, che si stringono rapporti con persone vere, anche a distanza, e che ci si può anche vedere in molteplici occasioni di incontro, tra fiere, convegni, mostre, food experience: il web virtuale è diventato il preludio alla stretta di mano reale. La scrittura di Ciracì è semplice e lineare, senza grandi declamazioni, né spettacolari impennate. Le conclusioni sono ancora più incisive rispetto a tutto il libro: basterebbe leggerle per rifarsi della intensa lettura precedente. Vediamo, dunque, margini di miglioramento sia nell'impostazione letteraria, sia in quella grafica, sebbene il libro abbia il merito di utilizzare elementi originali tratti dal sito dell'autore. Tuttavia, come abbiamo visto fare anche con altri autori dello stesso filone, si pubblicano foto, schemi e infografiche tratti per lo più da siti americani. A testimonianza del fatto che il web marketing sia ancora una scienza del tutto americana e che stia sbarcando in Italia con un po' di difficoltà e molta copiatura.
Voto di ABC SIKELIA Edizioni: 7 e 1/2
Prezzo: € 16,06
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Dario De Pasquale

Web marketing manager, certificato Google© e Apple©, padre e copywriter, marito e blogger, aiuto le aziende ad essere più digitali. Contattami: dario@sikelia.com

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