- È il complesso delle strategie di vendita messe in atto attraverso tutti i dispositivi digitali oggi disponibili (pc, notebook, tablet, smartphone ecc).
- Alla base del digital marketing ci sono gli studi del mercato di riferimento (in base al prodotto/servizio offerto e al target dei consumatori), con il valore aggiunto del più facile raggiungimento dei potenziali acquirenti, grazie alla velocità di comunicazione, al metodo di contatto più discreto, al fascino della tecnologia, all’economia di gestione delle campagne di marketing.
- Strategia è saper utilizzare con disinvoltura gli strumenti di marketing per convogliare il maggior numero di internauti presso l’azienda (online e offline), farne conoscere gli obiettivi, la qualità e la tipologia di prodotto/servizio offerto, convertirli prima in clienti e poi in fans.
- Credo che nessuna azienda oggi possa rinunciare ai servizi di digital marketing: dal libero professionista al commerciante, tutti traggono vantaggi dai contatti tramite gli strumenti digitali. Essere in rete, infatti, significa essere più visibili, più supportati, più informati. Tutti aspetti che fanno bene al lavoro, alla salute e… al portafoglio!
- Il digital marketing prende denominazioni diverse a seconda della tipologia di intervento e delle strategie messe in atto in una campagna.
Il marketing digitale rimpiazzerà le pratiche pubblicitarie tradizionali?
Sì, nella misura in cui le pratiche pubblicitarie tradizionali continuino a presentarsi come invasive e interruttive del servizio fruito dall’utente. Questi, infatti, vuole avere più potere decisionale rispetto al passato e qualsiasi privazione di questa sua capacità lo porta ad allontanarsi dall’offerta e dai canali correlati.
Perché dovrei orientarmi verso il digital marketing?
Se fai questa domanda significa che hai un’attività commerciale o professionale. La mia risposta non può essere diversa da questa: orientati senza alcun dubbio verso il web marketing. Costa meno del marketing tradizionale e raggiunge un numero maggiore di utenti-clienti potenziali.
La domanda che dovresti fare adesso è: da dove iniziare col marketing digitale?
- individua il tuo target di clientela;
- lavora sul tuo brand;
- elabora un piano editoriale strategico;
- impara a farti trovare sui motori di ricerca;
- diffondi il più possibile i tuoi contenuti.
I libri di riferimento per il marketing sono moltissimi, c’è l’imbarazzo della scelta. Ultimamente ne sono stati pubblicati tanti sul Web Marketing, sotto le sue diverse forme: Digital, Inbound, Luxury, Content, ecc. Per cominciare direi sempre Philip Kotler, il guru del marketing da più di un cinquantennio.
Vuoi diventare un esperto di marketing?
Vuoi essere un novello Guy Kawasaki, Seth Godin, Neil Patel, Darren Rowse, Brian Clarke? Sappi che questi sono casi esemplari di esperti di web marketing aziendale, non la normalità.
Il marketing è sempre stato un argomento interessante per chi ama i modi fantasiosi di pubblicizzare prodotti o servizi. Siamo nati con la pubblicità interruttiva e ci siamo, a volte, stupiti della genialità di alcune campagne di marketing. Niente di strano a voler far parte di questo mondo. Chi nella propria vita non ha sognato di fare l’agente pubblicitario?
Tuttavia, il marketing non è per tutti. Sembra che lo sia: anche mio nipote di dieci anni è capace di curare la SEO di un post, ma non basta.
Per essere un ottimo marketer bisogna avere delle qualità particolari, come:
– Creatività: riuscire a stimolare i desideri dei consumatori con idee innovative e fuori dal convenzionale non è semplice. Bravo chi ci riesce. Devi avere nozioni di sociologia, di storia, di arte, di semiotica. Qui lo studio è veramente importante, al di là della propria fantasia. Esempio: come fai a riprodurre una campagna vintage dei primi anni del ‘900 se non conosci l’Art Nouveau e la Belle Epoque?
– Mente matematica: il buon marketer consulta statistiche, confronta numeri, sfrutta le percentuali. Non c’è pratica di marketing senza numeri: le fonti a disposizione oggi sono tante e, la maggior parte, gratuite. Anche qui bisognerebbe saper interpretare le statistiche o confrontarsi con laureati in Scienze statistiche.
– Conoscenze informatiche “Tools & tools” ovvero Saper utilizzare gli strumenti giusti – Il web marketing prevede l’utilizzo di strumenti che aiutano a “leggere” il web: da Google Adwords a Bing Ads Editor, AdWords Performace Grader, Keyword Wrapper, Google Trends, Phrase Builder, SEMrush, Seozoom sono solo alcuni tools per avere dati a disposizione ed elaborarli in tempi ragionevoli. Ma ce ne sono davvero tanti altri e i migliori sono anche costosi, dunque, presuppongono un’attività già in corso o una tasca particolarmente ricca. Anche qui bisogna allargare la propria conoscenza sul campo, aggiornandosi frequentemente. Perché tutto cambia rapidamente e ogni colosso social o research imposta algoritmi sempre diversi.
– Saper scrivere – Se vuoi essere un bravo marketer e blogger non puoi non avere questa qualità: saper scrivere. Il che significa non solo conoscere la grammatica e la sintassi, ma saper dosare le parole, costruire frasi di senso compiuto in grado di interessare il nostro interlocutore (i profili possono essere diversi), conoscere più sinonimi possibili, saper dialogare in tutti i diversi “linguaggi” mostrandosi competenti, coinvolgenti, persuasivi. Se poi spostiamo la nostra attenzione alla scrittura per il web, le regole di impostazione del testo cambiano.
Penso che questa sia la base per ogni buon marketer. Ci vuole una bella fetta della propria vita per costruire questo profilo. Ma per chi ha la passione giusta è sempre il momento buono per cominciare.